Tag: chalet montagna marche, san leo
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San Leo – un viaggio nella storia
A San Leo si può ammirare un panorama mozzafiato che arriva fino al mare, non a caso Umberto Eco nominò questa città la più bella d’Italia. L’inespugnabile borgo di San Leo, fino a poco tempo fa compreso in territorio marchigiano, oggi in Romagna è ora la meta più ambita del turismo in Valmarecchia. Il forte, posto sulla sommità di un enorme masso roccioso, ospitò personaggi storici di rilievo come Dante, S.Francesco d’Assisi o Alessandro Balsamo meglio noto come Conte di Cagliostro.
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Una prima fortificazione sulla cima del monte fu costruita dai Romani. Intorno alla metà dell’ XI secolo i conti di Montecopiolo giunsero a Montefeltro, antico nome di San Leo, da cui trassero il nome e il titolo di conti. Più tardi i Malatesta riuscirono ad espugnare la rocca, alternandosi con i Montefeltro sino alla metà del quattrocento. Federico da Montefeltro fece riedificare la rocca affidando il compito all’ingegnere Francesco di Giorgio Martini.
La rocca si compone di più parti: il mastio, che con i suoi torricini quadrati e l’ingresso gotico è la parte più antica e l’ala residenziale. I torroni rotondi e il muraglione a carena collegati. I due torrioni, il muro di cinta e il mastio delimitano inoltre la cosiddetta Piazza d’armi.
Altre opere archittettoniche presenti sono il Duomo, costruito in stile romanico, da maestri lombardi attorno al 1173, dotato di una classica pianta a croce latina, realizzata con tre navate e transetto, ampio presbiterio e cripta. La torre campanaria di San Leo è costruita sulla cima rocciosa del “monte della guardia”, la seconda sommità del Masso di San Leo, inglobando alla base una costruzione a pianta circolare più antica. Originariamente la torre, oggi isolata, era parte della cittadella vescovile di Montefeltro, distrutta dai Malatesta a metà secolo XIV. Il palazzo mediceo, costruito fra il 1517 e 1523 per il governatore della repubblica fiorentina, il giglio, stemma di Firenze, è infatti scolpito sulla facciata, con la data 1521. E’ presente anche lo stemma di Papa Gulio II della famiglia Della Rovere che, a cavallo dei secoli XVI e XVII, ampliarono il palazzo costruendovi una sala teatrale.
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La Pieve di San Leo è il più antico monumento religioso dell’intero territorio del Montefeltro. Questa pieve preromanica, è ‘raffigurata metaforicamente come una nave incagliata su uno scoglio, una nave di pietra ancorata per sempre alla roccia che la sorregge e di cui si compone’. Anche se soggetta ad una serie di importanti restauri, non ha perso il fascino dei primi edifici ecclesiastici costruiti in zone allora remote del Montefeltro.
Il Convento di sant’Igne del secolo XIII, venne edificato al di fuori dell’abitato, nel periodo francescano. Esso conserva nella chiesa un frammento dell’olmo sotto il quale predicò San Francesco durante la sua visita a San Leo. Questa chiesa contiene inoltre un affresco di madonna in trono con Bambino e Santi del 1535. Nel complesso religioso si annovera un chiostro e una sala capitolare del convento con due finestre monofore trilobate in stile gotico.
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